Celebrata la Veglia Missionaria 2017 nella Diocesi di Jesi

JESI – Il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2017 è stato “La missione al cuore della fede cristiana” richiamato dallo slogan “La messe è molta…”. Come ormai da molti anni, in tale occasione, l’Ufficio Missionario della diocesi con la collaborazione del Gruppo Missionario diocesano, ha organizzato per la serata della vigilia, sabato 21 ottobre, una Veglia Missionaria.

Questa ha il duplice intento di pregare per i nostri missionari, siano essi  fidei donum o originari della nostra diocesi, e di fare “animazione missionaria” cioè sensibilizzare le coscienze alle tematiche proprie della missione. Per questo ogni anno viene scelta una diversa sede; quest’anno la scelta è caduta sulla splendida chiesa barocca di San Filippo, lungo il corso di Jesi.

Presieduta dal parroco don Claudio Procicchiani, alla presenza dal Vescovo don Gerardo Rocconi,  con la “regia” del diacono Emilio Capogrossi, direttore dell’Ufficio missionario diocesano, la celebrazione è stata molto partecipata e ricca di stimoli.

Dopo l’iniziale lode al Signore che compie per noi meraviglie, è stato letto il brano del Vangelo di Luca al capitolo 10, l’invio dei settantadue discepoli, contenente proprio il richiamo all’abbondanza della messe.

Nell’omelia il vescovo Gerardo ha ricordato che tutti i credenti hanno la responsabilità di essere missionari e come la Chiesa sia missionaria per natura ed è seguita una risonanza molto toccante.

Due giovani della nostra diocesi hanno testimoniato la loro esperienza missionaria in Brasile nel corso del 2017: il ventenne Francesco Taccaliti per circa sei mesi e il seminarista Andrea Coacci per un mese, previsto nel percorso della formazione del clero.

I due si sono raccontati come ad amici, in modo informale e immediato, alternandosi nelle domande e nelle riflessioni, e offrendo la loro testimonianza semplice, concreta, raccontando luci e ombre e soprattutto facendo capire come questa esperienza abbia cambiato il loro punto di vista e, per certi versi, anche il modo di vivere la fede.

La celebrazione è proseguita con l’adorazione eucaristica, perché la missione parte sempre dalla preghiera. Prezioso è stato l’accompagnamento musicale nel canto e nei momenti di meditazione del giovane violinista Giacomo Caccavale e del seminarista Cristiano Coppa alla chitarra.

La celebrazione è stata arricchita anche dalla testimonianza di Delia Boninsegna, missionaria laica di Merano (BZ) da 50 anni in Brasile, che ha affiancato il missionario fanese don Paolo Tonucci prima a Salvador de Bahia e poi nella città di Camaçarì, nella sua opera a favore delle fasce deboli della popolazione con un percorso difficile ma pieno di speranze. Alla guida della parrocchia, che conta più di 100.000 anime con tante comunità distanti decine di chilometri tra loro, a don Paolo Tonucci sono subentrati don Luigi Carrescia, fidei donum della Diocesi di Jesi, e don Marco Presciutti, fidei donum della Diocesi di Fano, sempre sostenuti dalla signora Delia. In ricordo del sacerdote prematuramente scomparso è nata l’Associazione Paolo Tonucci, abbreviata in “APiTO” che in brasiliano significa “fischietto”, a simboleggiare la pressante richiesta di attenzione delle istituzioni sulle ingiustizie sociali di cui gran parte della popolazione ancora soffre.

Sotto l’altare è stato collocato per tutta la celebrazione un grande planisfero in cui i cinque continenti hanno come sfondo l’immagine di un campo di grano; a ognuno dei partecipanti è stato poi chiesto di “raccogliere” delle spighe, stampate su cartoncini di vari colori ognuno dei quali rappresentava un continente, e di pregare per i missionari in quel continente.

Al termine della celebrazione il diacono Emilio ha ricordato la preziosa collaborazione della sig.ra Marta Mennini, per anni delegata del Gruppo Missionario Diocesano e ora a Roma per motivi personali.

Maria Anderlucci