Dal 18 al 24 luglio si terrà il Campo Missionario Diocesano, organizzato dal Centro Missionario della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola in collaborazione con la Pastorale giovanile diocesana, la Caritas diocesana, l’Ufficio diocesano Migrantes, i missionari Comboniani e i missionari Saveriani, che quest’anno ha come tema “Tessitori di fraternità”. Anche quest’anno i partecipanti vivranno insieme i tre momenti tradizionali del campo: il lavoro, che sarà svolto la mattina, a Villa Bassa Prelato, la formazione accompagnati dai Missionari Comboniani con Padre Giorgio Padovan, ma non mancheranno nemmeno i Saveriani e la festa, la sera, sempre a Villa Bassa Prelato.

Abbiamo chiesto a Lorenzo Lazzeri e Sebastiano Lucarelli, entrambi della parrocchia di San Pio X, di raccontarci il motivo che li ha spinti a fare questa interessante e bella esperienza.

Lorenzo. “Ho deciso di partecipare al campo missionario perché ho vissuto quest’esperienza altre 2 volte e mi è piaciuta molto, soprattutto perché si vengono a creare una bella atmosfera e un bel legame tra tutti i partecipanti. Per una settimana si vive in una sorta di isola felice. Non è la prima volta che partecipo, ma quando  nel 2019 mi è stato chiesto se avessi voluto iniziare a frequentare il campo non ci ho pensato due volte. Nel prendere questa decisione mi ha aiutato molto l’aver ospitato il CMD nella nostra parrocchia e l’aver potuto assaporare per un giorno l’atmosfera del campo. Dall’esperienza di quest’anno mi aspetto ancora più entusiasmo e più voglia di fare da parte di tutti, viste le difficoltà che abbiamo vissuto durante quest’anno e mezzo. Questo campo sarà un piccolo ritorno alla normalità dopo quello dell’anno scorso che si è dovuto svolgere in modo diverso rispetto al solito. Tre cose che porterò nel mio zaino sono il libretto del campo, la maglietta del CMD e ovviamente tanta voglia di imparare cose nuove e di mettermi al servizio degli altri. Una cosa che non porterò sicuramente, invece, è il telefono; durante il campo non ce n’è bisogno, per due semplici motivi: si ha tutta la giornata impegnata in altro modo e “disintossicarsi” per una settimana non fa altro che bene”.

Sebastiano. “Ho deciso di partecipare al Campo perché negli scorsi anni ho avuto delle bellissime esperienze che mi hanno permesso di crescere e di avvicinarmi a realtà che non conoscevo o che mi erano distanti attraverso delle testimonianze molto interessanti e coinvolgenti.  In passato ho preso parte a due campi, il primo nel 2019 e il secondo nel corso 2020, entrambi i campi sono stati delle esperienze in cui mi sono divertito insieme tante splendide persone. Da questo campo mi aspetto un’esperienza che proprio come gli altri anni mi permetta di riflettere, di crescere attraverso diverse testimonianze e allo stesso tempo mi aspetto  anche di divertimi e di conoscere tante nuove persone. Nel mio zaino non mancheranno sicuramente la maglietta del campo, il libretto campo e tanto entusiasmo”.

Per maggiori informazioni e per il programma dettagliato scarica il pdf di seguito: