Venerdì 24 marzo scorso in Ancona è stata celebrata la veglia di commemorazione dei missionari martiri

ANCONA – La Veglia dei Missionari Martiri 2017 ha avuto come slogan “Chi ama non ha paura” e per volere di Don Isidoro Lucconi, direttore del Centro missionario diocesano di Ancona, si è svolta nella nostra cappella. È stata preparata insieme al Laicato Saveriano, e ha avuto la partecipazione dei Saveriani, di Gerardo e il coro della parrocchia del Crocifisso, rappresentanti dei Peruviani e di parrocchie come S: Maria Liberatrice e Cristo Divino Lavoratore, S. Gaspare, S. Paolo, Pietra la croce, S. Maria delle Grazie e S. Maria di Loreto.


In sintonia con il tempo di Quaresima, la Giornata di Preghiera e Digiuno per i missionari Martiri è sorta nel1993 per iniziativa del Movimento Giovanile Missionario nel giorno del martirio di Dom Oscar Arnulfo Romero. Questo Vescovo di El Salvador, che appoggiava i poveri, fu ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa e nel 2016 è stato beatificato da Papa Francesco. Inizialmente questa giornata ricordava solo i Missionari uccisi per la loro fede in Territori di missione, ma ora questa commemorazione si è estesa a tutti gli Operatori Pastorali uccisi nell’ultimo anno, anche Suore, Laici Missionari o Volontari, che sono stati Testimoni di vita donata per il Vangelo nella evangelizzazione o nelle opere di carità o nelle lotte pacifiche a favore dei poveri e dei bisognosi.
Ha presieduto la Veglia Don Isidoro con il saluto iniziale, la preghiera, il commento al Vangelo e il ringraziamento e l’invito finale. Gerardo e il coro della parrocchia del Crocifisso, hanno cantato e fatto cantare i vari canti che hanno introdotto e intervallato le letture e le testimonianze. Simone e Roberta del Laicato Saveriano hanno guidato la Veglia e proiettato i filmati. Alcuni rappresentanti delle parrocchie hanno letto la lettura dell’Apocalisse e le testimonianze di persone coinvolte. Tutti i presenti hanno accompagnato i canti e le preghiere, in particolare il Salmo 26 diviso in tre parti e recitato da voci maschili, femminili e da tutti insieme.


La prima parte della veglia è stata dedicata alla preghiera per la città di Aleppo in Siria, aderendo alla richiesta del Papa Francesco di pregare per il martirio di un popolo. Il Laicato Saveriano ha proiettato nel telone alcuni filmati delle distruzioni di Aleppo e ha incaricato alcuni lettori di leggere tre testimonianze di sacerdoti del luogo che descrivono le rovine prodotte dalla guerra e le sofferenze di migliaia di abitanti e di bambini. Il canto “Laudate omnes gentes” ha risposto a ogni testimonianza.
La seconda parte è iniziata con il canto “Ogni mia parola” e la lettura del Vangelo di Marco in cui Gesù annunzia che ci saranno persecuzioni. Come breve commento Don Isidoro ha letto un brano di Alex Zappalà, presidente nazionale di Missio Giovani. Quindi Simone ha proiettato le figure e i nomi dei 28 Operatori Pastorali uccisi durante l’anno 2016 e Roberta ha fatto un breve commento su ognuno, dicendo quando e dove, perché e come è avvenuto il martirio. Di questi 28 Operatori Pastorali 14 sono Sacerdoti, 9 sono Suore, 1 Seminarista e 4 sono Laici. 12 persone martirizzate in America: 3 in Brasile, 3 in Messico, 3 in Stati Uniti, 1 in Venezuela, Haiti e Colombia; 8 martiri in Africa: 5 in Congo, 2 in Nigeria e 1 in Sud Sudan; 7 martiri in Asia: 4 in Yemen, 1 in Siria, Indonesia e Filippine; 1 martire in Europa: in Francia. . Ad ogni nome uno dei presenti si alzava, prendeva un piccolo lume, lo accendeva e lo riponeva davanti all’altare, formando una croce illuminata.
La terza parte ha dato seguito alla lista dei martiri, e mentre Simone proiettava nel telone le foto dei Martiri Saveriani, P. Dante ha fatto un breve commento . 2 Padri uccisi in Cina nel 1901 e nel 1914, 1 Fratello e 2 Padri in Congo nel 1964, 2 in Bangladesh uno nel 1970 e uno nel 1974, 2 Padri in Brasile uno nel 1976 e uno nel 1987, 2 Padri e 1 Laica in Burundi nel 1995. Oltre a questi dodici le 3 Suore Saveriane uccise in Burundi nel 2014. Ogni martire un altro lume davanti all’altare completando la piccola croce illuminata.
La canzone di Maria Chiara e la preghiera corale hanno preceduto l’offerta per i Saveriani richiesta da Don Isidoro come frutto del digiuno e il canto “Eccomi” che ha concluso la Veglia.

P. Dante Volpini
missionario saveriano – Ancona