I Paesi africani stanno osservando con preoccupazione i Paesi occidentali combattere l’epidemia di coronavirus e mettere in atto misure di contenimento epidemico, di cura dei malati e di stimolo all’economia che loro non potranno mai permettersi. Anche la più semplice delle misure di prevenzione, la costante igiene delle mani con acqua e sapone è un serio problema in un Paese come l’Etiopia dove il 50% della popolazione non accesso ad acqua pulita.

Eppure se il virus non è sconfitto in Africa tornerà a minacciare il resto del Mondo. Ecco perché l’attuale strategia di misure specifiche per paese, non coordinate, pur comprensibile, è miope, insostenibile e potenzialmente controproducente. Un virus che ignora i confini non può essere affrontato con successo in questo modo. Possiamo sconfiggere questo avversario invisibile e insidioso – ma solo con una leadership globale. Senza di ciò, l’Africa potrebbe soffrire il peggio, eppure non sarà l’ultima. Ci siamo dentro tutti insieme, e dobbiamo lavorare insieme fino alla fine.


Abiy Amhed – P.M. Etiope

Al momento (2 Aprile) i casi “accertati” sono 20 in Tanzania e 29 in Etiopia ma ci si prepara al peggio, con scuole già chiuse, trasporti pubblici ridotti, predisposizione di strutture per l’isolamento delle persone risultate positive ed altre misure di contenimento. Come CVM (Comunità Volontari per il Mondo) ci stiamo muovendo per attivare sin da ora persone e risorse, coscienti che l’unica strada possibile per Paesi come Etiopia e Tanzania è quella della prevenzione del contagio. Abbiamo dirottato risorse umane e alcuni fondi disponibili per altre progettualità ad azioni di risposta immediata, per accrescere conoscenza e consapevolezza del contagio e dei modi di prevenzione a partire dai beneficiari dei progetti con cui operiamo. Una quota importante dei beneficiari delle nostre attività sono lavoratrici domestiche, particolarmente esposte, anche per la natura del loro lavoro, al contagio.

Ci siamo mossi su più fronti attivando le seguenti iniziative:

  1. Stampa di 650.000 volantini con informazioni sul virus e sulle modalità di prevenzione già predisposti dal Ministero della Salute dei Paesi ma disponibili solamente su internet traducendoli nelle diverse lingue locali delle aree in cui siamo operativi;
  2. Collaborazione con le autorità religiose per la redazione di materiale da far circolare/affiggere nelle Chiese e Moschee perché è importante avere messaggi uniformi e con la statura morale che la leadership religiosa ha in questi contesti;
  3. Stampa di 11.000 posters da affiggere in luoghi pubblici, uffici pubblici, mercati, minibus, ecc.
  4. Attivazione di una pagina Facebook in entrambi i Paesi in lingua locale.
  5. In Tanzania, affitto di 4 moto-taxi con megafoni per raggiungere i villaggi rurali e diffondere un messaggio vocale predisposto appositamente;
  6. In Tanzania, accordo con compagnie telefoniche per invio di 50.000 SMS per raggiungere ripetutamente tutti i beneficiari di cui abbiamo un recapito telefonico;
  7. In Etiopia, predisposizione di 20 programmi Radio su Radio Regionale e promozione di messaggi SMS ai contatti disponibili con invito a rilanciare a catena;
  8. In entrambi i paesi abbiamo attivato una piattaforma online, per percorsi di formazione fruibili anche su cellulare, per raggiungere i nostri beneficiarie ed a disposizione di diversi Uffici Regionali per formare il loro personale che opera in periferia sui protocolli da attivare;
  9. Distribuzione di sapone ed altro materiale a beneficiari e presso uffici locali per l’igiene delle mani all’ingresso;
  10. Supporto per la produzione e diffusione di mascherine prodotte in loco a costi contenuti e diffusione a personale locale, loro famiglie e beneficiari dei progetti.

Complessivamente Etiopia e Tanzania accolgono 170 milioni di persone. L’accesso al cellulare è al 63% per l’Etiopia e 85% per la Tanzania mentre la connessione ad internet è rispettivamente 17% e 46%. Pertanto uno strumento efficace di comunicazione, soprattutto con la riduzione degli spostamenti per contenere la diffusione del virus, è quello degli SMS massivi, inviati tramite accordi con le compagnie telefoniche che gestiscono le reti. Tuttavia questo richiede risorse economiche importanti che non abbiamo al momento a disposizione ma non disperiamo di poterci arrivare.

Chi volesse partecipare a questo impegno comune può farlo tramite i seguenti strumenti, con la causale “Emergenza COVID-Etiopia/Tanzania

  • online su www.donazioni.cvm.an.it
  • Conto Corrente Postale: n. 11168622
    Intestato a: CVM – Comunità Volontari per il Mondo
  • Bonifico Bancario: IBAN IT 62 N 05018 02600 0000 11128667
    Banca Etica – filiale Ancona Intestato a: CVM – Comunità Volontari per il Mondo